Versetti o storie bibliche
1 Giovanni 1:9 – “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità”.
Proverbi 28:13 – “Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona, otterrà misericordia”.
Salmo 32:5 – “Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto:
‘Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE’, e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato”.
Giacomo 5:16 – “Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia”.
Illustrazioni
Noi esseri umani non amiamo ammettere che il nostro peccato e la nostra ribellione sono all’origine dei problemi della società. Ci piace molto di più discutere delle limiti, delle debolezze e degli errori di giudizio. Questi termini sono socialmente accettabili e quasi tutti ci identifichiamo con essi. Ma il riconoscimento totale della nostra colpa davanti a un Dio santo – cioè la completa accettazione di responsabilità del peccato – è una direzione contraria a quella che prenderemmo per natura. Eppure questa onestà è il primo passo necessario per affrancarci dal peccato e dal senso di colpa dai quali Dio ci ha liberato attraverso la morte di Gesù. Si racconta che un giorno il re di Prussia, Federico il Grande, visitò una prigione parlando con ciascuno dei detenuti. C’erano racconti a non finire di innocenza, di
incomprensione e di sfruttamento. Alla fine il re si fermò davanti alla cella di un condannato che rimase in silenzio. “Suppongo che anche tu sia una vittima innocente, vero?”. “No, non lo sono, signore” replicò l’uomo. “Sono colpevole e devo scontare la mia pena”. Rivolgendosi alla guardia, il re disse: “Ecco,
rilasciate il furfante prima che corrompa tutte queste persone innocenti che sono qui”.
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Altri hanno detto
“Dobbiamo sottoporre a lui ciò che è in noi, non quello che dovrebbe essere in noi” (C.S. Lewis).
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (La Bibbia, 1 Giovanni 1:9).
“Ammettere i propri sbagli non è un’ammissione di debolezza, ma un segno di forza”(Anonimo).