Discipline spirituali

Riflessione

C’è qualcosa che puoi fare per facilitare il processo di cambiamento del tuo carattere? La trasformazione è possibile. Non è solo possibile, ma è il primo obiettivo della vita spirituale. Leggi questo brano del libro La vita che hai sempre voluto: «L’obiettivo principale della vita spirituale è la trasformazione umana. Non è quello di rendere consapevoli di dove andremo dopo la morte, o quello di avere una vita interiore più ricca, o di vedere che sappiamo tante cose della Bibbia; certamente queste sono cose positive. Facciamo un po’ d’ordine: il primo obiettivo della vita spirituale è la trasformazione». Ma come può accadere? Come possiamo sapere che domani io e te saremo più simili a Gesù rispetto a oggi? Ebbene, vi posso assicurare questo: nessuno va alla deriva nel processo di trasformazione. Né accadrà solo per aver provato a onorare le nostre soluzioni per cambiare. C’è solo una strada per la trasformazione ed è quella dell’esercizio. Noi non cresceremo spiritualmente nel duro tentativo di essere spirituali; vi riusciremo solo allenandoci. Una riuscita avventura con Dio segue fedelmente i principi dei corridori; quali sono questi segreti per il successo? Ecco tre segreti cronometrici testati di cui i corridori da tempo sono a conoscenza. Questi segreti sono vecchi come gli autori della Scrittura, che pure ne hanno scritto.

Allenarsi con saggezza, ecco il primo segreto. Ascoltate l’apostolo Paolo in 1 Corinzi 9:24-27: «Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato». Il popolo di Corinto era abbastanza abituato agli eventi sportivi. Dopo tutto, è stato a Corinto che si sono tenuti i Giochi Istmici, che erano secondi solo ai Giochi Olimpici. Senza dubbio i lettori originari di questa lettera, leggendo l’immagine utilizzata da Paolo, l’avrebbero associata mentalmente a quella di un corridore. Paolo osserva che i corridori di successo fanno un duro allenamento. Allo stesso modo, ogni cristiano sa che la trasformazione avviene solo dopo un allenamento duro e regolare, esercitandosi anche nelle discipline spirituali, ma non solo; lo studio della Bibbia, la preghiera, l’adorazione, il digiuno e il servizio.

Mantieni il ritmo – Il secondo segreto per i corridori di successo è mantenere il ritmo. I corridori di classe conoscono l’importanza di questo ingrediente. Joe Hernderson, editore della rivista Corridori del mondo, osserva: «Ritmo, una parola che abbiamo sempre sentito fin dall’inizio come corridori, ma è più complessa di quanto non sembri. Consideriamo questo: mantenere il passo è un esercizio di pazienza. Alcuni anni fa, stavo camminando sulla linea di partenza della maratona di Portland e notai una chiesa. Su una parete era stato inciso il versetto di Ebrei 12:1: “Corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti” e fui colpito da questo consiglio così saggio per un maratoneta come me (…). Essere maratoneta richiede pazienza, visto che la gratificazione non è istantanea. La gara non inizia la mattina della maratona, ma mesi prima, con l’impegno di allenarsi. Sin dal primo giorno di questa lunga preparazione, si trascorre la maggior parte del tempo allenandosi, aspettando pazientemente (o tirandosi indietro) piuttosto che spingere o avanzare faticosamente. Quindi bisogna rimanere concentrati sull’allenamento. Continuate a pregare, a frequentare la chiesa, a leggere la Bibbia.

L’ultimo segreto di un corridore di successo è Concludere con forza. Anche in questo caso l’apostolo Paolo usa il linguaggio della corsa in 2 Timoteo 4:7 quando dichiara con queste parole mitiche: «Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede». Se ti alleni nelle discipline spirituali oggi, anche tu varcherai la linea del traguardo al tramonto della tua vita. «Se tu hai finito la corsa». Concludere con forza dipende assolutamente da ciò che fai oggi. Finché sarai in vita, continua a correre: allenati saggiamente, mantieni bene il ritmo, così anche tu concluderai con forza e potrai dichiarare davanti a Dio: «Ho finito la corsa. Ho mantenuto la fede». (Karl Haffner, Forty days wild: training camp for spiritual growth by, Troy Fitzgerald, p. 3).

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola