Ne hanno discusso insieme 80 associazioni riunite a Roma. Il responsabile di Adra International: “Occorre riservare attenzioni speciali non solo ai bisogni materiali, ma anche alla dimensione spirituale”.
Fonte: Notizie Avventiste – Alessia Calvagno – Dal 16 al 19 ottobre si è svolto a Roma il Forum Faith Action for Children on the Move. I membri del Comitato organizzativo internazionale dell’evento si sono impegnati a elaborare e implementare un piano d’azione per fronteggiare la violenza contro i minori migranti e rifugiati. Le organizzazioni presenti hanno avuto modo di riflettere sui rispettivi contributi e di progettare come affrontare insieme la violenza contro i minori migranti e rifugiati. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 80 organizzazioni.
Il programma si è concentrato su tre grandi temi: il supporto spirituale ai minori e ai professionisti che si occupano di loro come fonte di cura e resilienza, il ruolo della fede nel rafforzare la continuità nella protezione dei minori migranti e rifugiati e il ruolo della fede nella costruzione di società basate sulla pace e la lotta alla xenofobia.
Silvia Mazzarelli, coordinatore del Global Network of Religions for Children di Arigatou International, ha dichiarato ai microfoni di Hope Media Italia che “le varie organizzazioni coinvolte sono impegnate nel cercare di capire quale possa essere nello specifico il ruolo degli attori religiosi, di tutte le religioni e le fedi, in queste tematiche in particolare”. Ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra le organizzazioni religiose e i diversi settori della società.
Mario Oliveira, responsabile della gestione emergenze di Adra International (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), associazione membro del Comitato organizzativo internazionale, ha affermato che il Forum “è stato una conferma sul lavoro che Adra svolge. Occorre riservare attenzioni speciali non solo ai bisogni materiali, ma anche alla dimensione spirituale”.
Elisa Gravante, operatrice di Adra Italia, presente all’evento, ha sottolineato poi l’importanza del fare cultura delle migrazioni, affinché la situazione dei minori migranti e rifugiati sia posta all’attenzione della società. Il Forum è stato anche l’occasione per incoraggiare la sezione italiana dell’agenzia umanitaria avventista a intensificare i progetti in atto nella città di Palermo.
Ascolta le interviste.
Alcuni minori hanno raccontato ai partecipanti il loro viaggio fino all’Europa. Mariarosa Cavalieri, responsabile dei Ministeri a favore dei Bambini della Chiesa cristiana avventista in Italia, è stata toccata particolarmente da queste testimonianze.
“Vedere trasparire nei loro occhi l’emozione di quello che avevano passato” ha affermato “e sentire il cambiamento del tono della voce quando parlavano del momento dell’accoglienza, sono cose che entrano nella nostra mente a un livello diverso rispetto alle mere informazioni. Si tratta di esperienze di vita che non dimenticherò mai”.
Ha aggiunto che “è possibile aiutare i bambini a sviluppare la resilienza, la capacità di andare avanti, di ricostruire, di riprendersi da questi traumi gravissimi attraverso un aiuto spirituale che faccia sentire appartenenza, senso di comunità. La fede aiuta tantissimo il bambino a superare queste grandi crisi, così difficili da guarire”.
Terminato il Forum, la sfida adesso è quella di tradurre il piano d’azione nei vari contesti in cui sono presenti le organizzazioni che hanno partecipato, in modo che sempre più minori emigrati o sfollati possano essere protetti dalla violenza.
Ascolta l’intervista a Mariarosa Cavalieri