(Fonte: https://news.avventisti.it/)
È la campagna di raccolta firme della Chiesa avventista perché sia garantito a tutti, in ogni nazione, il diritto all’istruzione.
HopeMedia Italia – Ha un respiro globale la campagna “Tutti i bambini a scuola” della Chiesa avventista, lanciata lo scorso 24 gennaio in Italia. La denominazione sente forte la responsabilità morale e cristiana di operare per assicurare a ciascun bambino il diritto a frequentare la scuola per ottenere un’istruzione di qualità, a prescindere da razza, religione o circostanza.
“L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) supporta con forza la causa del diritto allo studio, che deve essere garantito a tutti affinché la Parola possa essere alla portata di chiunque. Per farlo si è affidata allo sguardo della nostra comunità internazionale che attraverso questa azione vuole finalizzare lo sforzo svolto dell’ultimo secolo nel raggiungimento di un importante obiettivo: tutti i bambini del mondo a scuola” ha dichiarato Stefano Paris, presidente dell’Uicca,
L’obiettivo della campagna è raccogliere 1 milione di firme in tutto il mondo, da consegnare ai maggiori leader delle più grandi istituzioni internazionali e spingerli a costruire azioni congiunte per completare l’opera di scolarizzazione.
I dati
Dall’ultimo rapporto dell’Unesco emerge come il lavoro svolto dai governi e dalle istituzioni internazionali negli anni ’80-’90 ha prodotto un risultato strabiliante, portando l’alfabetizzazione e il diritto allo studio all’80% dei bambini del mondo. Purtroppo, dal 2012 non si sono rilevati ulteriori progressi: anni di stasi che lasciano indietro 262 milioni di bambini, di persone, che non avranno accesso all’alfabetizzazione, alle informazioni indispensabili per condurre un’esistenza lontana dallo sfruttamento e per uscire dal ciclo di povertà a cui sono soggetti.
Manca un ultimo 20% e la Chiesa avventista, con i suoi 20 milioni di membri a livello globale e il secondo sistema di istruzione privata più grande, si è mobilitata perché anche per l’ultimo bambino sia disponibile una scuola pronta ad accoglierlo.
“Con la forza della voce di tutti i sostenitori di questa petizione di portata planetaria, dichiareremo insieme la necessità di completare lo sforzo svolto nel secolo passato, affinché a tutti i bambini del mondo possa essere restituito il loro diritto a ricevere un’educazione. Manca poco e possiamo riuscire nel nostro proposito. La petizione è tuttavia solo la prima parte di una campagna globale che ha l’obiettivo di vedere ogni bambino del mondo a scuola entro il 2030”, ha chiosato Giuseppe Cupertino, responsabile dell’Opera Sociale Avventista, riferendosi anche agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
La campagna
Anche se la campagna è stata lanciata dalla Chiesa avventista, il movimento di raccolta firme è pensato per essere del tutto laico e pronto a coinvolgere chiunque si riconosca nel principio del diritto allo studio per tutti.
Dal 24 gennaio 2020, la Chiesa avventista italiana è scesa in campo affianco ai sostenitori del diritto allo studio in tutto il mondo, e così ricordare all’intera società civile che l’educazione è fondamentale per essere veramente liberi e costruire una società sana. Educazione che oggi, nel 2020, non è disponibile a tutti. Chiunque si riconosca in questo principio è chiamato a partecipare alla raccolta firme, indipendentemente da religione, etnia e cultura di appartenenza.
Accedendo al sito adraitalia.org/tuttiascuola sarà possibile firmare per diventare un sostenitore della campagna se hai almeno 14 anni. Accedi alla pagina e riempi tutti i campi obbligatori richiesti: email, nome e cognome.
Tutti i bambini sono figli di Dio, preziosi ai suoi occhi, e meritano l’opportunità di vivere con dignità e scopo, liberi dallo sfruttamento e dalle catene di povertà. Anche i più svantaggiati, che vivono nelle zone di guerra, in aree isolate o in contesti di degrado estremo, e quelli discriminati per motivi di sesso, etnia o disabilità, devono avere la possibilità di cambiare la loro vita.
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Ascolta l’intervista a Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.
Guarda il video della campagna.