07 – Sabato 14 febbraio 2015

Le scarpe del sabato (I parte)

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Quella di oggi è una storia molto particolare e racconta di come Dio si è servito di una giovane donna e di un paio di scarpe per insegnare un’importante lezione a un rivenditore di scarpe.
«Un giorno» racconta il rivenditore «una giovane donna entrò nel negozio di scarpe dove lavoravo. C’era in lei qualcosa di diverso: non indossava né gioielli né era truccata, però aveva un’aria felice e in qualche modo il suo volto emanava una luce calda e rassicurante. Si chiamava Becky.
Le mostrai alcune scarpe che lei provò e alla fine ne scelse un paio, ma proprio di quello non avevamo numero! Le dissi che non era un problema: gliele avremmo ordinate e poteva ripassare tre giorni dopo a ritirarle. Prendemmo appuntamento per il mercoledì successivo. «Magnifico!» mi disse Becky; «Mi serviranno proprio il sabato seguente, quindi faremo in tempo».
Becky tornò il mercoledì pomeriggio ma le scarpe non erano arrivate. Le manifestai il mio disappunto,  ma la rassicurai dicendole che sicuramente sarebbero arrivate il giorno dopo. Il giovedì le scarpe di Becky non erano ancora giunte! Telefonai alla ditta e chiesi spiegazioni del mancato invio. Il direttore mi disse che le scarpe sarebbero sicuramente arrivate il giorno dopo.
Quando il giovedì Becky entrò nel negozio, le spiegai il problema e lei fu molto gentile. «Non fa niente» mi disse. «Non vivo lontano da qui, posso benissimo ripassare domani. È sicuro che domani le scarpe ci saranno?» mi chiese. «Ne ho veramente bisogno sabato mattina». La rassicurai.
Il venerdì pomeriggio, quando Becky entrò per ritirare le sue scarpe, ero veramente imbarazzato: non sapevo più come scusarmi! Il camioncino delle consegne era in ritardo. Pregai Becky di attendere ancora un po’. Ero sicuro che il camioncino sarebbe arrivato di lì a poco.
«Mi dispiace» mi disse Becky, «ma devo tornare a casa e non posso attendere oltre».
«Perché ha bisogno di queste scarpe per domani?» le chiesi, nella speranza che nel frattempo le scarpe arrivassero.
«Io suono l’organo e le vecchie scarpe sono ormai troppo usurate. Ho proprio bisogno di un nuovo paio» mi spiegò.
Becky attese ancora qualche minuto poi lasciò il negozio senza le sua scarpe. Sebbene fosse una persona molto gentile, sentivo che era delusa per non aver potuto ritirare le sue scarpe nuove.
Alcuni minuti dopo che Becky aveva lasciato il negozio, le scarpe arrivarono. Telefonai immediatamente a Becky e le dissi di passare a prenderle.
Con mia grande sorpresa, Becky mi rispose: «Grazie per avermi avvisata. Per domani indosserò ancora le mia vecchie scarpe e domani sera passerò a prendere quelle nuove». Non ci fu verso di convincerla a passare quella sera stessa.
Mi arresi e la salutai.
Qualche minuto dopo, con mia grande sorpresa vidi Becky entrare nel negozio.
«Sono venuta perché voglio assicurarle che non sono arrabbiata per il ritardo con cui le scarpe sono arrivate. So che ha fatto tutto quanto era possibile» mi disse. Poi si girò e s’incamminò verso l’uscita.
«Ma un momento!» le dissi. «Perché non prende le scarpe?».
«Perché non sono venuta al negozio per ritirare le scarpe. Non si preoccupi, tornerò domani sera».
Forse, pensai, non ha portato i soldi per pagare queste scarpe. «Signorina, mi scusi» la chiamai. «Se non ha i soldi, glieli posso prestare io» proposi.
Becky sorrise ma continuò a dire di no. «Non si preoccupi: domani sera verrò a prenderle». Poi uscì dal negozio.

… la storia continua.

CONOSCIAMO MEGLIO:
– La Missione Guam-Micronesia è stata organizzata nel 1949 e riorganizzata nel 2012, passando ad appartenere dalla Divisione del Pacifico alla Divisione Nord America.
– Comprende 20 chiese e 4.773 membri su una popolazione di 410.000 abitanti.
– Vi sono due ospedali: uno a Guam e l’altro a Saipan. La Missione ha anche molte scuole nelle varie isole.
– Da Guam trasmettono anche due stazioni radiofoniche; inoltre, c’è un ristorante vegetariano.

 

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola