08 – Sabato 21 febbraio 2015

Le scarpe del sabato (II parte)

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Nota: La settimana scorsa abbiamo letto la storia di Becky, una giovane donna che aveva ordinato un paio di scarpe nuove. Ogni giorno passava dal negozio per vedere se erano arrivate, ma inutilmente. Le scarpe arrivarono il venerdì sera, ma a quel punto Becky disse al negoziante che le avrebbe ritirate il sabato sera. È il negoziante in persona che ci racconta la storia!
Ero confuso e non capivo. Ma perché non vuole prendere subito le scarpe? Dovevo assolutamente avere una risposta. Corsi fuori dal negozio e raggiunsi Becky. La pregai di darmi una spiegazione. «Mi aveva detto che le servivano per domani mattina e ora che sono arrivate non le vuole prendere. Non ha senso» le dissi.
Becky rimase per un attimo in silenzio e poi disse: «Sono una cristiana».
«Ma anch’io sono un cristiano» le dissi, «però continuo a non capire perché non vuole prenderle oggi. Sono veramente confuso».
«Se lei è un cristiano» continuò con un sorriso, «allora saprà che i dieci comandamenti ci ricordano che dobbiamo osservare il sabato, come giorno di riposo e considerarlo sacro. Questo significa che di sabato non dobbiamo né comprare né vendere».
«Ma oggi è venerdì» le rispose convinto, «e il giorno di riposo, cioè domenica, è solo dopodomani».
«No, si sbaglia. Il giorno di riposo non è domenica, perché il settimo giorno della settimana secondo la Bibbia è il sabato.
«Va bene, d’accordo sul sabato. Però oggi è venerdì e quindi lei può prendere le sue scarpe».
«Io però voglio aspettare domani sera per comprarle. La cosa è ancora un po’ difficile da spiegare così, in due parole, anche se la Bibbia è chiara in proposito. Le piacerebbe saperne di più? L’evento per il quale sono stata invitata a suonare in chiesa riguarda un seminario sull’Apocalisse. Un pastore, invitato dalla nostra chiesa, parlerà delle profezie bibliche e proprio della domenica e del sabato. Se non ha paura di scoprire verità nuove, la invito a venire».
«Certo che non ho paura» le dissi spavaldamente. «Devo ammettere, del resto, che il libro dell’Apocalisse mi disorienta e non ho mai sentito qualcuno che tentasse di spiegarlo. Sì, credo che verrò».
Il sabato mattina, presi la mia motocicletta e andai a casa di Becky, per poi seguirla in chiesa. Durante il percorso, mi domandavo se avessi fatto una stupidaggine nell’accettare quest’invito: Stai seguendo un’estranea per entrare in una chiesa di cui non hai mai sentito parlare. Potrebbe essere solo una perdita di tempo o forse qualcosa di peggio. Forse farai meglio a prendere la prossima uscita dell’autostrada e dimenticare tutta la storia.
Chiesi a Dio di aiutarmi a decidere e improvvisamente mi sentii in pace con me stesso. Decisi di continuare. La verità di cui sentii parlare durante la riunione mi sconvolse e ho trascorsi i sette anni seguenti nel tentativo di convincermi che le cose che avevo udito erano sbagliate.

Ma com’è possibile che così tanti osservatori della domenica si sbaglino? Però, più studiavo, più capivo di non avere argomenti contro le verità che avevo imparato nella chiesa avventista. Alla fine, capitolai e mi decisi ad accettare la realtà e divenni un avventista.
Ora sono felice perché una giovane donna un giorno si rifiutò di fare qualcosa che non considerava giusto. La sua fede mi ha svelato delle realtà sino ad allora sconosciute e io le sono veramente grato.

Dwight McKeever vive con la sua famiglia sull’isola di Guam.

CONOSCIAMO MEGLIO:

– La Micronesia fa parte dell’ Oceania, e comprende le isole  Marianne con Guam, le isole Marshall, gli stati federali della Micronesia e Palau.
– Guam, un territorio U.S.A. è l’isola più grande e più popolata; è considerata il cancello d’ingresso alla Micronesia e il cuore della regione.
– Gli Stati Federali della Micronesia e Palau sono isole indipendenti.
– Anche la Repubblica delle isole Marshall è uno stato indipendente; si trova a circa 2.400 km circa, a est di Guam.

 

 

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola