10 – Sabato 6 dicembre 2014

Uno studente di troppo

(Cuba)

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Era il primo giorno di scuola e nella classe della signorina Gonzales c’erano 30 bambini dell’asilo che parlavano tutti contemporaneamente. La signorina Gonzales sospirò. Le vacanze estive le erano sembrate talmente brevi! Prese la lista degli studenti e incominciò l’appello.

 

Aveva appena finito l’appello che la porta dell’aula si aprì ed entrò la direttrice della scuola.

 

«Buongiorno, signorina Gonzales» disse la direttrice. «Può uscire un momento? Le devo parlare».

La maestra le si avvicinò e la direttrice le spiegò che aveva un altro studente da inserire nella classe. Il bambino veniva dall’Havana. Sapeva che la sua classe era al completo ma le chiedeva ugualmente di accettarlo. Desiderava che frequentasse la sua classe.

La signorina Gonzales, le disse: «La prego, direttrice, ho già 30 studenti». Poi si fermò e aggiunse: «Va bene, lo accetto». La direttrice sorrise e uscì dall’aula. Qualche minuto dopo rientrò portando con sé un bambino. Il suo nome era Rolandito. Il bambino sorrise all’insegnante.

Rolandito sorrideva sempre e la maestra capì che era un bambino diverso dagli altri. Era gentile, ubbidiente, rispettoso.

Un giorno due bambini, mentre giocavano, cominciarono a litigare e prima che la maestra potesse dividerli uno dei due bambini si mise a piangere. Rolandito lo vide piangere e gli dette il suo fazzoletto. Poi cercò di consolarlo.

A volte nella classe, così numerosa, il chiasso era insopportabile e a volte qualche bambino mancava di rispetto all’insegnante. Rolandito però non si lasciava mai coinvolgere e anzi spingeva gli altri a ubbidire alla maestra. Un giorno mentre uno dei bambini si stava comportando male, Rolandito suggerì alla maestra di pregare per tutta la classe.

La signorina Gonzales lo guardò sorpresa. «Rolandito» gli chiese, «ma tu frequenti una chiesa?».

«Sì, signora maestra» le disse. «Sono un avventista del 7° giorno».

Una volta Rolandito chiese alla maestra: «Lei crede in Dio?».

«Sì, Rolandito, ci credo».

«Le piacerebbe venire a vedere la mia chiesa?».

La maestra ci pensò un minuto, poi disse: «Forse un giorno verrò». In realtà la cosa non la interessava e non voleva fare una promessa che poi non avrebbe mantenuto.

Durante una lezione la maestra chiese ai bambini che cosa volevano fare da grandi e Rolandito rispose: «Il pastore!».

Un’altra volta Rolandito chiese alla signorina Gonzales se aveva una Bibbia e lei rispose di no.

Rolandito si offrì di portargliene una e mantenne la sua promessa. Chiese alla mamma una Bibbia per la sua insegnante e pochi giorni dopo gliela portò. Parlando una volta con la maestra, la mamma di Rolandito le propose di studiare la Bibbia insieme a lei e la maestra fu ben contenta che qualcuno l’aiutasse a capire meglio la Bibbia.

Da quella volta in poi Rolandito parlò spesso con la maestra dei vari contenuti della Bibbia, del cielo, dei Dieci Comandamenti, ecc.. A Natale, poi, l’invitò al programma speciale che si teneva in chiesa.

La mamma continuò a studiare la Bibbia con la maestra e qualche mese dopo la signorina Gonzales chiese di essere battezzata. Grande fu la gioia di Rolandito nel sentire che la sua insegnante aveva accettato di dare la sua vita a Gesù e grande fu la sua gioia nel vedere il padre battezzare la sua maestra.

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola