03 – Sabato 18 aprile 2015

La gioia di Binerya

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Binderya amava cantare, seduta sulla panca della chiesa, mentre la mamma lavava il pavimento. A volte anche lei, quando era libera dagli impegni scolastici, aiutava la mamma e quello era un modo come tanti altri di servire il Signore.
Volete conoscere la sua storia? Non molto tempo fa la famiglia della bambina si era trasferita a Ulaan Bator, la capitale della Mongolia e lì Binderya aveva conosciuto una bambina di cui era diventata amica, Anojin, che l’avava invitata a frequentare la scuola avventista.
Binderya non proveniva da una famiglia di fede cristiana, ma in questa scuola si era trovata subito molto bene. Le piaceva tutto quello che si faceva e soprattutto amava cantare. Nel pomeriggio, a casa, ripeteva i canti alla mamma anche se non ne capiva sempre le parole, perché a quel tempo non conosceva ancora Dio.
Il padre di Binderya spesso era lontano da casa per lavoro ma, quando tornava, Binderya gli raccontava tutto sulla scuola e sulla chiesa che aveva cominciato a frequentare. Il padre si dimostrò molto favorevole e le disse che voleva accompagnarla lui stesso in chiesa.
Binderya aveva chiesto anche alla mamma di andare con loro, ma la mamma aveva rifiutato perché aveva un problema di udito ed era molto timida; temeva che non l’avrebbero accolta bene, a causa di questo suo difetto. Comunque pregava sempre insieme a Binderya e al marito.
Binderya non si scoraggiò e continuò a insistere, ma inutilmente: la mamma non se la sentiva di andare in chiesa. Un giorno, il papà di Binderya si ammalò gravemente e il medico disse che non c’erano molte speranze. La mamma sentì come non mai il bisogno di pregare e, per imparare a farlo, decise di andare in chiesa. Si sentì accolta con affetto e calore e, dopo qualche tempo, dette il suo cuore a Dio. E volete sapere una bella cosa? Anche il padre, dopo qualche tempo, guarì e chiese il battesimo.
Binderya è felice di aver conosciuto la sua amica Anojin perché è stata lei che le ha fatto conoscere Gesù. Il padre ora parla con tutti della sua fede. Lo fa quando viaggia, nei negozi, ovunque. Anche Binderya invita sempre i suoi amici in chiesa, ma è difficile convincerli ad accettare l’invito perché molti ritengono che il cristianesimo sia una religione straniera che non appartiene alle loro tradizioni.
Le offerte di questo trimestre aiuteranno la scuola avventista mongola ad avere altre aule scolastiche e una biblioteca. Grazie a questa scuola, tante famiglie, adulti e bambini, imparano a conoscere Dio: ricordatevi di loro.

Conosciamo meglio

I primi missionari avventisti in Mongolia erano russi che avevano lavorato lì nel 1926. Poi il comunismo era sopraggiunto e il lavoro si era interrotto.
Nel 1991 arrivarono nuovi missionari e, due anni dopo, fu celebrato il primo battesimo cristiani avventisti. Oggi in Mongolia ci sono 1.600 avventisti e 10 chiese e gruppi.
Con le offerte raccolte il Tredicesimo Sabato di alcuni anni fa, furono acquistati diversi edifici da adibire a chiese.

 

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola