07 – Sabato 16 novembre 2013

L’amore nel mondo

INGHILTERRA

È sabato mattina in Inghilterra. Il sole fa capolino tra le foglie autunnali, e la rugiada fa scintillare il prato che attraversiamo per raggiungere il campus di Newbold College. Seguiamo le voci dei bambini che cantano e troviamo la classe della loro scuola del sabato.

«Gialli e castani, bianchi e neri, tutti ai suoi occhi sono preziosi. Gesù ama tutti i bambini del mondo». Il canto sembra essere stato scritto appositamente per questa scuola del sabato, perché qui i bambini vengono da ogni parte della terra: Africa, Europa, Asia e America. Andiamo a conoscerne qualcuno.

Fehin

I genitori di Fehin vengono dalla Nigeria. Quando Fehin va in Nigeria, porta con sé le sue bambole per giocarci insieme alle cuginette.

Fehin spiega che in alcune zone del paese, anche nella grande città, non c’è cibo sufficiente per tutti e lei chiede sempre ai genitori di poter fare qualcosa per la gente che ha fame. «La prossima volta che andremo in Nigeria» aggiunge, «porteremo con noi delle cose da regalare ai poveri. Da grande mi piacerebbe fare la dentista; andrò in Nigeria e aiuterò la gente e potrò comprare le medicine e il cibo per i bambini».

Marco

I genitori di Marco vengono dall’Indonesia. «In Indonesia fa molto caldo» spiega Marco. «Alcuni indonesiani sono ricchissimi, mentre altri sono poverissimi. Sono rimasto molto sorpreso quando ho visto che ai semafori i bambini vengono a bussare ai finestrini delle macchine per chiedere qualche spicciolo. Mio padre glieli dà, ma per me è una cosa molto triste vedere questi bambini chiedere l’elemosina.

«Io cerco sempre di spiegare ai miei cugini e ai miei amici che Dio ha creato il mondo, perché in Indonesia molti non lo sanno».

Bela

La famiglia di Bela proviene dallo Zimbabwe. «Lì fa molto caldo. Gli animali dello Zimbabwe sono molto diversi da quelli che si possono trovare in Inghilterra, come lucertole e serpenti. Alcuni nello Zimbabwe vivono abbastanza bene, ma in altri posti non c’è abbastanza cibo e l’acqua scarseggia.

 Quando siamo andati a casa dei miei genitori, abbiamo portato dei vestiti usati da distribuire tra i poveri del villaggio.

Qui in Inghilterra, a Natale, nella nostra classe della scuola del sabato riempiamo degli scatoloni con regali da dare ai bambini di altri paesi. Mettiamo dei giocattoli ma anche spazzolini da denti e dentifrici, calzini, e a volte anche sandali. I bambini che ricevono questi doni sono contentissimi di averli. Ho visto nello Zimbabwe molte persona ammalate, alcuni non possono vedere e io voglio diventare un dottore per poterli aiutare.

Ma anche qui e da subito posso essere una missionaria. Abbiamo un programma che avvicina i bambini alle persone anziane. Io ho una nonna e le voglio molto bene. Lei è sola e soffre di solitudine perché non ha una famiglia e io la tratto come una nonna. Canto per lei e insieme alla mamma la invito in chiesa. La vado a trovare e lei m’insegna tutte quelle cose che le nonne amano fare, m’insegna a dipingere e a fare i biscotti».

Kenzy

La mamma di Kenzy è nata in Romania. Kenzy e la sua famiglia tornano spesso in Romania e lei ci racconta che in Romania ci sono molti poveri e che molti bambini vivono negli orfanatrofi. «Quando andiamo in Romania portiamo sempre con noi dei regali da distribuire. Le chiese in Romania sono numerosissime e ci sono tantissimi avventisti. A casa gioco con la mia vicina che non è avventista e la prossima volta che andrò in Romania la inviterò al programma natalizio. Faremo un presepe vivente sulla strada, con animali veri, e sembrerà di essere a Betlemme».



Ovunque siamo

  • Ovunque siamo, possiamo parlare alla gente di Gesù. Possiamo pregare per tutti e condividere quello che abbiamo. Anche portando le nostre offerte contribuiamo a far conoscere Gesù: siamo dei missionari e le nostre offerte aiuteranno i bambini di tutta la Divisione Trans-Europea.
  • In Europa convivono un numero infinito di nazionalità diverse. Molti sono venuti qui per trovare lavoro e per essere liberiMilioni di persone in questa Divisione non sanno che Dio le ama; parte dell’offerta di questo trimestre contribuirà al programma Messy Church.
  • Messy Church è un programma molto divertente a cui può partecipare l’intera famiglia.
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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola