Lina Ferrara – “L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni” (Proverbi 28:20)
Bonhang viveva nella Corea del Sud e a aveva iniziato a frequentare le elementari nella scuola avventista della sua città. A otto anni, si era trasferita in un’altra città e si era iscritta in una scuola pubblica che faceva lezione anche di sabato, come la magior parte delle scuole nel paese. La famiglia andava in chiesa il sabato e la mamma disse a Bonhang che la domenica poteva chiedere i compiti ai compagni. Bonhang era felice perché a lei piaceva molto andare in chiesa e seguire la scuola del sabato. Il venerdì, Bonhang informò la maestra che di sabato sarebbe stata sempre assente perché andava in chiesa. “A scuola devi venire tutti i giorni”, le disse la maestra. “Ma il sabato è il giorno di Dio”, spiegò Bonhang. “Le lezioni finiscono all’una. Puoi andare in chiesa il pomeriggio”, le rispose la maestra senza sorridere. Bonhang non sapeva cosa fare e la sera parlò con i suoi genitori. La mamma le spiegò che gli avventisti seguono tutti i comandamenti di Dio e questo li rende diversi dagli altri cristiani, e qualche volta essere diversi crea dei problemi. Il sabato mattina, Bonhang andò in chiesa con la sua famiglia. Il lunedì, la maestra le chiese perché era stata assente e Bonhang fu stupita, aveva già spiegato alla maestra che il sabato andava in chiesa. Alcune compagne iniziarono a prenderla in giro e anche la maestra la sgridò. Il sabato seguente Bonhang andò di nuovo in chiesa e la domenica chiese i compiti, ma le compagne le dissero che non ce n’erano. Ma il lunedì mattina, la punì perché non aveva fatto i compiti. La stesa cosa si ripeté la domenica seguente, e la mamma di Bonhang andò a parlare con la maestra. “Sono stata io a dire alle bambine di non dare i compiti a chi salta le lezioni del sabato”, disse l&rsq uo;insegnante. Bonhang studiò molto e, nonostante le difficoltà dei compiti del sabato, aveva tutti buoni voti. Un giorno, l’insegnante annunciò che la scuola avrebbe partecipato a un festival dove si sarebbero state delle danze tradizionali coreane. Le bambine che venivano scelte per le danze avrebbero indossato dei bellissimi costumi. Con sua grande sorpresa, Bonhang fu scelta per guidare le danze. “Quando ci sarà la festa?”, chiese la mamma. “La maestra non ce l’ha ancora detto”, fu la risposta di Bonhang. Dopo diversi giorni, la maestra annunciò che il festival si sarebbe tenuto il prossimo sabato mattina. Sabato? Bonhang si sedette in silenzio sulla sedia, ma dentro di sé gridava: “Perché di sabato?”. Quando la bambina tornò a casa, la mamma pensò che fosse ammalata. “No – rispose mesta Bonhang – la maestra ci ha detto che il festival si far&a grave; sabato”. Il venerdì sera, prima di andare a dormire, la mamma le disse: “Bonhang, scegli tu se vuoi partecipare al festival o andare a scuola. Fai ciò che ti dice il cuore”. Quella notte la mamma non riuscì a dormire. Pregò il Signore: “Padre, Bonhang ha lavorato tanto per preparare il festival. Ora deve scegliere se ubbidire a te o partecipare al festival. Ti prego, confortala. È così giovane, aiutala a fare la scelta giusta”. Il sabato mattina, Bonhang uscì dalla sua camera indossando il vestito del sabato e con in mano la Bibbia. La mamma e il papà erano commossi. Dopo il culto, la mamma le chiese:”Ti dispiace di non essere andata al festival?”. “Mi sarebbe piaciuto partecipare al festival, ma volevo trascorrere il sabato con te, con papà e con Gesù”, rispose la bimba. Il giorno dopo, la maestra convocò la mamma che si presentò as pettandosi dei rimproveri. “Devo dirle che osservo Bonhang da diversi mesi, oramai”, esordì l’insegnante. “Nonostante le mie punizioni, lei è determinata ad adorare Dio ogni sabato. Anche quando le amiche la deridevano, lei non si è mai arresa. Quando le ho dato la parte nel festival la stavo mettendo alla prova. Bonhang ha provato con molto impegno ed ero sicura che sarebbe venuta al festival”, ha continuato l’insegnante. Poi sorridendo ha aggiunto:”Ma avevo anche dato la sua parte a un’altra bambina, in caso Bonhang non fosse venuta”. Gli occhi della mamma erano pieni di lacrime quando la maestra le prese le mani e le disse: “Non ho mai incontrato una bambina sincera con Bonhang. Può continuare a osservare il sabato, non la punirò più per le sue assenze”. La mamma andò via dalla scuola con il cuore traboccante di gioia. “Grazie, Padre”, bisbigli&ogra ve;. Bonhang aveva scelto di essere fedele a Dio. Era stato difficile e le persone non la capivano. Ma la sua fedeltà aiutò le compagne di classe e la maestra a scorgere l’amore di Dio nella sua vita. A volte è difficile fare quello che è giusto, ma quando abbiamo fede in Dio, Egli ci benedice in modi che non possiamo nemmeno immaginare. (Da Best Ever Mission Stories di Charlotte Ishkanian).