Il pappagallo missionario

Luca 19:40 Due cacciatori indigeni andarono in una foresta a cacciare. Nel tentativo di uccidere la loro preda, ferirono un pappagallo. Il povero animale cercò di volare, ma le ferite gli avevano tolto la forza e così cadde a terra.
Un giovane indigeno avventista passò poi da quelle parti. Lo vide, lo prese e, vedendo che era ancora vivo, lo portò nella sua capanna dove lo curò e gli insegnò a dire queste frasi: “Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo da’ gloria. Osserva il sabato. Il battello missionario osserva il sabato”. Un giorno il pappagallo volò via e andò a fermarsi in un altro villaggio. Qui cominciò a dire e ridire le frasi che conosceva: “Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo da’ gloria…”
Gli indigeni del nuovo villaggio si spaventarono nel vedere l’uccello parlare la loro lingua. Si chiedevano che cosa volesse dire con quelle frasi. Giorno dopo giorno il pappagallo predicava ripetendo in continuazione le frasi imparate. Gli indigeni non sapevano più che cosa fare, non sapevano come interpretare i suoi messaggi e temevano di uccidere un uccello che straordinariamente parlava la loro lingua. Un uomo del villaggio seppe che sul fiume c’era davvero un battello e che passava una volta al mese, così tutti decisero di informarsi.
Il giorno in cui il battello passò sul fiume, fecero sventolare un fazzoletto bianco: questo era il segnale per fermare il battello avventista. Il battello si avvicinò, gli indigeni vi salirono e spiegarono la storia del pappagallo. Chiesero poi che cosa significassero le frasi che ripeteva. I nostri fratelli del battello furono più che felici di spiegare loro l’esistenza di un Dio che ci ama e di Gesù che è morto per noi. Fecero conoscere loro i comandamenti ed essi capirono che dovevano adorare Dio, particolarmente, in giorno di sabato. Dopo qualche tempo ci fu una cerimonia battesimale perché un buon numero di persone aveva accettato Gesù come loro Salvatore.
… Dio ha dato a noi, che lo conosciamo e lo amiamo, il compito di predicare a quelli che ancora non lo conoscono e non lo amano. Egli vuole che io e te parliamo dell’amore di Gesù agli altri. Se non lo facciamo, non solo il pappagallo di questa storia, ma le pietre stesse grideranno che Gesù è il Salvatore.
Da Incontri con Gesù a cura di Fiorella Ferraro

Luca 19:40
Due cacciatori indigeni andarono in una foresta a cacciare. Nel tentativo di uccidere la loro preda, ferirono un pappagallo. Il povero animale cercò di volare, ma le ferite gli avevano tolto la forza e così cadde a terra.
Un giovane indigeno avventista passò poi da quelle parti. Lo vide, lo prese e, vedendo che era ancora vivo, lo portò nella sua capanna dove lo curò e gli insegnò a dire queste frasi: “Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo da’ gloria. Osserva il sabato. Il battello missionario osserva il sabato”. Un giorno il pappagallo volò via e andò a fermarsi in un altro villaggio. Qui cominciò a dire e ridire le frasi che conosceva: “Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo da’ gloria…”
Gli indigeni del nuovo villaggio si spaventarono nel vedere l’uccello parlare la loro lingua. Si chiedevano che cosa volesse dire con quelle frasi. Giorno dopo giorno il pappagallo predicava ripetendo in continuazione le frasi imparate. Gli indigeni non sapevano più che cosa fare, non sapevano come interpretare i suoi messaggi e temevano di uccidere un uccello che straordinariamente parlava la loro lingua. Un uomo del villaggio seppe che sul fiume c’era davvero un battello e che passava una volta al mese, così tutti decisero di informarsi.
Il giorno in cui il battello passò sul fiume, fecero sventolare un fazzoletto bianco: questo era il segnale per fermare il battello avventista. Il battello si avvicinò, gli indigeni vi salirono e spiegarono la storia del pappagallo. Chiesero poi che cosa significassero le frasi che ripeteva. I nostri fratelli del battello furono più che felici di spiegare loro l’esistenza di un Dio che ci ama e di Gesù che è morto per noi. Fecero conoscere loro i comandamenti ed essi capirono che dovevano adorare Dio, particolarmente, in giorno di sabato. Dopo qualche tempo ci fu una cerimonia battesimale perché un buon numero di persone aveva accettato Gesù come loro Salvatore.
… Dio ha dato a noi, che lo conosciamo e lo amiamo, il compito di predicare a quelli che ancora non lo conoscono e non lo amano. Egli vuole che io e te parliamo dell’amore di Gesù agli altri. Se non lo facciamo, non solo il pappagallo di questa storia, ma le pietre stesse grideranno che Gesù è il Salvatore.

Da Incontri con Gesù a cura di Fiorella Ferraro

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola