Giovanni Negro – “Il pigro desidera, e non ha nulla” (Prv 13:4)
C’era una volta un uomo pigro che avrebbe voluto arricchirsi senza lavorare. Un giorno sentì dire che su un’isola molto lontana da dove era lui, viveva un popolo diverso dagli altri, che aveva come caratteristica un solo occhio. “Andrò su quell’isola, rapirò un giovane, lo porterò nel mio paese e lo mostrerò nelle fiere, nelle piazze e nei circhi. La gente sarà disposta a pagare per vedere una simile rarità e io diventerò ricco senza alcuna fatica!”, pensò, tutto fiero del suo progetto.
Detto fatto, partì. Dopo un lungo viaggio, finalmente raggiunse l’isola e si meravigliò moltissimo quando vide quella gente strana, che lo guardava con aria meravigliata dal loro grande e unico occhio. Le persone con un solo occhio non avevano mai visto un uomo che ne avesse invece due, tanto che il visitatore approdato sull’isola costituiva una grande novità per tutti. Dopo una breve e segreta consultazione, decisero di catturarlo subito. Così lo presero e lo misero in una grande gabbia. Ogni giorno lo nutrivano con i cibi squisiti del luogo e la gente con un solo occhio veniva da tutta l’isola, pagando, per studiarlo e osservarlo con grande curiosità.
Povero illuso! Se facciamo una ricerca nella Bibbia, notiamo che solo nel libro dei Proverbi vi sono ben diciannove aforismi riservati allo scherno del pigro. E tutti questi ci fanno comprendere che la via della pigrizia è improduttiva, vuota, spoglia di valori e di significati per la vita presente e futura. Infatti, sempre nella Bibbia troviamo scritto: “La via del pigro è come una siepe di spine” (Prv 15:19), essa, cioè, è una strada invasa dalle sterpaglie e dai rovi, dove incamminarsi è una vera impresa faticosa e penosa, dove trovarvi un frutto è davvero assurdo.
Ed ecco, allora, che cosa ne consegue: “La sua povertà verrà come un ladro; la sua miseria, come un uomo armato” (Prv 6:11). (Ad. da “Una storia per sera”, Casa editrice S. Paolo).
