Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.
Una persona di buon cuore che passava di là disse: “Mi dispiace davvero tanto per te. Partecipo al tuo dolore”.
Un politico impegnato nel sociale che passava di là disse: “Era logico che, prima o poi, qualcuno ci sarebbe finito dentro”.
Un pio disse: “Solo i cattivi cadono nei pozzi”.
Uno scienziato calcolò come aveva fatto l’uomo a cadere nel pozzo.
Un politico dell’opposizione si impegnò a fare un esposto contro il governo.
Un giornalista promise un articolo polemico sul giornale della domenica dopo.
Un uomo pratico gli chiese se erano alte le tasse per il pozzo.
Una persona triste disse: “Il mio pozzo è peggiore!”.
Un umorista sghignazzò: “Prendi un caffè che ti tira su!”.
Un ottimista disse: “Potresti star peggio”.
Un pessimista disse: “Scivolerai ancora più giù”.
Gesù, vedendo quell’uomo, lo prese per mano e lo tirò fuori dal pozzo.
Qual è il più grande bisogno del mondo?
Un po’ più di gentilezza e un po’ meno avidità;
un po’ più dare e un po’ meno pretendere;
un po’ più sorrisi e un po’ meno smorfie;
un po’ meno calci a chi è steso per terra;
un po’ più “noi” e un po’ meno “io”;
un po’ più risate e un po’ meno pianti;
un po’ più fiori sulla strada della vita, e un po’ meno sulle tombe.
Tratto da A volte basta un raggio di sole di Bruno Ferrero