Sediamoci un attimo!

Ciao, sei pronto? Oggi voglio portarti a visitare Bologna, la città in cui sono nata. Eccoci arrivati in centro; c’è molto traffico, meglio se mi dai la mano, per attraversare la strada Maggiore. Perché stai con la bocca aperta? Ah, ho capito: hai visto le due torri! Sono belle, vero? Sono così vicine che sembrano quasi toccarsi. Sai, sono state costruite nel 1100.

A quel tempo, le famiglie ricche volevano mettersi in mostra e si sfidavano a colpi di… mattoni, insomma facevano a gara per vedere chi costruiva la torre più bella. Ben presto a Bologna vi furono così tante torri che la città fu soprannominata “turrita”; purtroppo a causa dei bombardamenti che vi furono durante le guerre mondiali, molte delle torri furono distrutte, ma queste due si sono salvate. La famiglia Garisenda ha costruito quella bassa (48,13 metri), tozza e pendente, che purtroppo non è stata terminata, perché il terreno ha ceduto sotto di lei; non ci possiamo salire, sarebbe pericoloso. Quella più alta e slanciata è veramente bella. è stata costruita dalla famiglia Asinelli, infatti si chiama la Torre degli Asinelli. Che nome buffo, vero? è alta 90,30 metri! Avviciniamoci: ehi, ma c’è una porticina… Quante scale! Salgono in alto, sempre più in alto… Contiamo i gradini: 498, 499… che male alle gambe! E che fiatone! Sono 500 gradini! Siamo arrivati in cima, ti piace? Da questa terrazza si vede un bellissimo panorama, vero?… Sediamoci un attimo per riposare. Sai, queste due torri mi fanno ricordare una parabola di Gesù: “Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: “Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare”” (Luca 14:28-30).

Gesù parlava a chi voleva essere suo discepolo, suo amico; potremmo dire che quando amiamo Gesù, le cose e le scelte che facciamo sono come delle torri. Anche tutta la nostra vita è come una torre, che stiamo costruendo giorno dopo giorno.

Sarà alta o bassa? Slanciata o tozza? Bella o brutta? Gesù ci dice di metterci a sedere un attimo per fare delle buone scelte, per vedere se abbiamo abbastanza denaro, abbastanza mezzi per costruirla. Ma poi, al versetto 33, dice anche: “Così dunque ognuno di voi, che non rinunzia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo”. Ma a che serve calcolare la spesa se poi devo rinunciare a tutto quello che ho? Forse Gesù vuole dirti che non devi contare su di te, sulla tua intelligenza, sulle tue forze, ma devi metterti completamente nelle sue mani: lui ti aiuterà a incominciare la tua torre, a costruirla, a riparare eventuali crolli e a ultimarla. Devi solo sederti un attimo per pensare e chiedergli di aiutarti. La tua torre sarà sicuramente meravigliosa!

Mariorosa Cavalieri Calà

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola