Uomo: strana creatura!

C’era una volta, in una terra lontana della Tunisia, un uomo che faceva il venditore di cappelli nei vari mercati di tutta la sua nazione.
Quest’uomo vendeva dei cappelli a cilindro rossi. Sembrava che tutti li amassero perché se ne vendevano molti. Un giorno però, pur avendo girato per diversi mercati, non era riuscito a venderne neanche uno. Allora tutto sconsolato s’incamminò verso casa con le sue valige piene di questi copricapo.
La notte sopraggiunse e quest’uomo si trovò costretto a dover passare la notte all’aperto, in un piccolo boschetto sulla riva di un fiume. Prima di andare a dormire si mise uno dei suoi cappelli per ripararsi dalla frescura della notte.
L’uomo non sapeva che intorno a lui c’erano molte scimmie che avevano visto la scena e, normalmente, esse imitano tutto quello che vedono fare. Allora, quando si addormentò, esse scesero dagli alberi, presero tutti i cappelli che erano nelle valige e se li misero in testa.
La mattina seguente, quando l’uomo si alzò, vide le sue valige aperte e vuote. Pensò che fosse stata opera dei ladri, fino a quando non sentì un piccolo grido venire dagli alberi e si accorse che tutti i rami erano pieni delle scimmie che indossavano i suoi cappelli. Allora egli cominciò a gridare e a puntare il dito verso di loro dicendo di restituirgli i cappelli, ma quelle cominciarono a copiare gli stessi movimenti dell’uomo, il quale si arrabbiava sempre di più. Quelle scimmie, però, continuavano a copiare i suoi gesti e gridavano più forte. Fino a quando egli, esasperato e furioso, prese delle pietre e cominciò a tirarle contro quelle bestiole. Esse allora, continuando a imitarlo, presero dei limoni e li lanciarono contro di lui da tutte le direzioni.
Al massimo della sua esasperazione, l’uomo si mise le mani in testa e, prendendo con rabbia il suo cappello, lo gettò violentemente a terra. Come per magia, le scimmie fecero la stessa cosa e dagli alberi lanciarono a terra tutti i cappelli e all’uomo non restò che raccoglierli e rimetterli in valigia.
I giovani spesso si comportano come queste scimmie: imitano tutto ciò che vedono fare. E sia che si tratti di bene sia che si tratti di male. è anzi più facile imitare il male a causa del peccato che ormai si è inserito nella vita quotidiana di ogni uomo.
è per questo motivo che noi abbiamo il dovere di dare il buon esempio gli uni agli altri. Il look, la moda, i capi firmati, l’imitazione dei divi… Quante cose i ragazzi fanno per assomigliare a qualcuno! è importante chiarire che questo meccanismo non è sempre negativo, ma richiede sempre consapevolezza e padronanza. Devono essere loro a vivere e non devono lasciarsi vivere semplicemente scimmiottando. Bisogna essere critici e vedere quello che veramente è buono imitare e quello che invece non è bene copiare nell’altro.
Adattato dal libro Tutte storie di Bruno Ferrero

Condividi:

Autore dell'articolo: Stefania Tramutola