10 – Sabato 7 giugno

Non m’inchinerò

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INDIA OCCIDENTALE

Priya è seduta sotto un grande albero di mango della fattoria dove vive sua nani (la parola indiana per nonna). Prende un mango e lo sbuccia con le dita, poi addenta la polpa dolce e succosa. Quando finisce di gustarlo, si sdraia sulla schiena e osserva l’albero. Si sta bene alla sua ombra e così Priya si addormenta.

Un sogno spaventoso

Mentre dorme, Priya fa un sogno terribile, un incubo! La sensazione del sogno è che la sua vita sia in pericolo a causa del male. Quando Priya si sveglia, suo cugino è in piedi vicino a lei e le dice che devono andare a casa dalla nonna. Priya si stiracchia e cammina con suo cugino verso la casa. “Ho avuto uno strano sogno questo pomeriggio”, dice Priya a sua nonna mentre stanno preparando la cena e dopo averle raccontato il sogno, aggiunge: “Credo che Dio voglia proteggermi da Satana”.

La nonna la guarda preoccupata: “Dobbiamo andare a visitare gli dèi nel tempio per essere sicuri che tu stia bene”, la esorta.

“Non mi inchinerò davanti a un idolo!”, dice Priya, “Credo in Gesù, il Dio potente e vivente. Come posso abbandonarlo per un idolo fatto di pietra?”, la nonna non dice più nulla sul sogno di Priya, ma lei sa che la nonna ci sta ancora pensando.

 

Conoscere Gesù

La mamma di Priya non era avventista quando ha sposato il padre di Priya, ma ha sentito parlare di Gesù e sa nel fondo del suo cuore che egli è il vero Dio. Sa che Dio l’ama e presto decide di donargli il suo cuore: diventa avventista. Ma la nonna di Priya non diventa cristiana, per tutta la sua vita ha adorato quegli dèi e quando Priya le racconta del sogno, si preoccupa.

 

Difficoltà alla fiera

Il giorno successivo, la nonna porta Priya a una fiera, le piace il vociare dei bambini e il delizioso odore delle samosa (dolci ripieni di verdure speziate o carne). Mentre le due passeggiano per il mercato, la nonna vede un tempio con una scultura in legno di un dio serpente, così lo indica e dice: “Prima inchiniamoci davanti a un idolo, così sarai liberata dai tuoi brutti sogni”.

Priya rabbrividisce ed esorta in maniera gentile: “Nani, non voglio piegarmi davanti a un idolo. Credo nel Dio vivente, Gesù, che mi protegge dal male che esiste in questo mondo”.

La nonna è delusa, ma alla fine acconsente: “Ok, credi nel tuo Dio”. Priya prende la mano di Nani e continuano a passeggiare tra le bancherelle.

Da quel giorno la nonna non costringe più Priya ad adorare un idolo, non parla più dei suoi dèi alla nipotina.

Priya desidera invitare sua nonna in una chiesa avventista, ma nel suo villaggio non ve ne sono, né vi sono altri cristiani. “Prego per mia nonna, i miei cugini e i miei zii che vivono nel villaggio”, dice Priya. “Voglio che conoscano Gesù, come unico Dio, che ci ama e che desidera che viviamo con lui per sempre”.

 

Condividere la propria fede

Priya frequenta una scuola avventista a parecchie ore da casa sua. Le piace molto la sua scuola perché può conoscere meglio Gesù. “Ogni mattina e ogni sera abbiamo un momento di culto nel nostro convitto e frequento anche la classe di religione. Alcuni ragazzi nella mia scuola non sono cristiani, adorano gli stessi dèi di mia nonna. Pregate perché possano aprire il loro cuore a Dio, che li ama profondamente.

In questo trimestre, una parte delle nostre offerte aiuterà a costruire più classi alla scuola di Priya così più ragazzi potranno studiare e imparare quanto Dio li ami.

Conosciamo meglio… 


  • … la famiglia di Priya; la sua famiglia era induista, quindi adorava gli idoli, prima di conoscere l’amore di Dio. Molti abitanti dell’India, infatti, sono induisti; l’induismo crede in circa un migliaio di dèi minori e molte divinità maggiori.
  • La seconda religione più diffusa in India è l’islam, seguita da una persona su dieci. I cristiani sono circa il 5 per cento della popolazione, e gli avventisti l’1 per cento.
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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola