04 – Sabato 25 gennaio

Il piccolo missionario

LIBERIA

Theodore ha solo 8 anni ma è già un missionario. Theodore vive in Liberia. I suoi genitori spesso ospitavano giovani studenti. Due adolescenti che vivevano molto lontano da una scuola, erano venuti a vivere in casa di Theodore per terminare gli studi. Poi Amos, un altro adolescente, era venuto a trovare uno dei due ragazzi. I suoi genitori vivevano a qualche chilometro di distanza per cui le sue visite erano rare, ma Amos era sempre felice di accettare l’invito della mamma di Theodore.

Amos è più grande di Theodore ma, nonostante la differenza di età, i due ragazzi divennero ben presto amici. Un giorno Theodore disse ai genitori che voleva adottare Amos come fratello maggiore.
Theodore invitò Amos ad andare in chiesa con lui e il venerdì successivo Amos arrivò a casa di Theodore per restare a dormire da lui e non arrivare tardi, l’indomani, alla Scuola del Sabato. Che cosa stava facendo la famiglia, il venerdì pomeriggio? Era impegnata nelle pulizie e nella preparazione del pranzo del sabato. Così Amos si unì a loro e aiutò a lavare i pavimenti, a cucinare e anche a lavare i panni! Tutti lavoravano insieme per prepararsi per il sabato.
Il piano di Theodore
Amos non poteva sempre andare in chiesa perché a volte il sabato doveva lavorare e durante altri fine settimana tornava a casa dai genitori, che lo rifornivano di cibo. Theodore venne a saperlo e chiese ai genitori d’intervenire: se avesse mangiato a casa loro, Amos il sabato sarebbe andato sempre in chiesa.
Qualche tempo dopo, Theodore invitò Amos a partecipare a una campagna di evangelizzazione. Alla fine delle riunioni Amos cominciò a prendere studi biblici e decise di chiedere il battesimo. Il giorno del battesimo, sulle rive del Fiume, Theodore era lì, con il cuore che gli scoppiava di gioia, nel vedere il suo caro amico Amos accettare Gesù come Salvatore: «Amos è come il mio fratello maggiore e in più ora siamo anche fratelli in Gesù» dice Theodore.
«Il papà mi dice che sono un missionario perché ho invitato Amos e gli ho fatto conoscere Gesù. Anche voi potete essere dei missionari» aggiunge. «È sufficiente che parliate con i vostri amici di Gesù e li invitiate in chiesa insieme a voi». Theodore ha ragione. Anche questa settimana, facciamo nuove amicizie per Gesù; portando le nostre offerte per realizzare dei progetti di aiuto e parlando di Gesù agli altri, saremo dei veri missionari!

La Liberia è uno stato dell’Africa occidentale. Il clima è caldo; c’è la stagione delle piogge e la stagione secca, durante la quale forti venti soffiano su tutto il territorio.
La storia di questo Paese comincia con l’arrivo di un folto numero di discendenti di schiavi, provenienti dal nord America. In passato i loro antenati erano stati rapiti e portati dall’Africa in America come schiavi e ora, dopo tanto tempo, questi uomini e donne tornavano nella loro terra natale che chiamarono Liberia proprio perché volevano che fosse una terra di uomini liberi. La lingua principale è l’inglese, ma molti parlano almeno uno dei 30 dialetti locali.
La Liberia è povera, soprattutto a causa delle guerre civili che hanno imperversato per più di 20 anni, provocando immensi disagi fra la popolazione e distruggendo molte scuole.

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola