10 – Sabato 07 dicembre 2013

Bambini per Gesù

MACEDONIA

I bambini avventisti della Macedonia prendono molto sul serio la loro fede. Sono moltissimo i bambini macedoni che non conoscono Gesù e non vanno in chiesa. Ora conosceremo alcuni bambini avventisti che cercano in tutti i modi di condividere con i propri amichetti l’amore di Dio.

Daniel

Daniel ha 7 anni e fa la seconda elementare. Con il suo amico Marco parla spesso del ritorno di Gesù. Spiega però che Gesù non verrà sulla terra per punirci ma per portarci in cielo. Marco ama sentirlo parlare di Gesù e vuole saperne sempre di più. Per questa ragione recentemente Daniel lo ha invitato alla scuola del sabato e lo ha presentato alla sua monitrice e agli altri bambini. Poi si è seduto accanto a lui, lo ha aiutato a cantare, a fare i gesti che accompagnavano il canto e a leggere i versetti sulla Bibbia.

Marco ha deciso di tornare in chiesa dopo aver chiesto il permesso alla mamma. Daniele è felice per questa sua decisione!

Domenik

La vicina di casa di Domenick è una bambina che si chiama Blagica. Sono stati amici sin da quando avevano 5 anni. Un giorno, mentre stavano giocando, Domenick parlò a Blagica della chiesa e di quello che si faceva in chiesa: si cantava e si ascoltavano le storie degli eroi biblici.

Blagica non era mai stata in una chiesa ed era curiosa di vederne una. Il sabato successivo Domenik la portò alla scuola del sabato, dopo aver chiesto il permesso ai suoi genitori. Durante la scuola del sabato, cantarono, disegnarono e, mentre facevano queste attività, Blagica espresse il desiderio di tornare anche il sabato seguente. Da allora in realtà Blagica ha sempre assistito alla scuola del sabato.

I due bambini parlano spesso tra loro di quello che fanno in chiesa e a volte leggono la Bibbia insieme. Se c’è qualcosa che Blagica non capisce, Domenik gliela spiega.

Sara

Sara ha 7 anni e parla spesso di Gesù alle sue compagne di classe. Spiega che Gesù ama tutti e che ben presto tornerà. A volte

 ci sono dei compagni di scuola che la prendono in giro e le dicono che quello che lei racconta non è vero. Molti di loro non credono in Gesù, ma Sara non si scoraggia e continua a raccontare le storie della Bibbia che impara alla scuola del sabato. Ha invitato le sue amiche in chiesa, però fino a ora nessuna ha accettato. Comunque lei continua a invitarle e spera che un giorno accetteranno.

Bojana

Bojana è un ragazzino che frequenta una cuola sovraffollata: ci sono due turni di lezione al giorno. La sezione di Bojana ha il turno pomeridiano, per cui il bambino aveva qualche problema con il tramonto del sole del venerdì, quando il sole tramonta presto.

La mamma ne parlò con l’insegnante che, però, non autorizzò Bojana a lasciare la classe in anticipo. Bojana era molto preoccupato e decise di farne un soggetto di preghiera. Chiese a Dio di aiutarlo a risolvere il problema.

Accadde, poi, che il governo fece una legge proprio per i bambini delle scuole primarie. Questa legge prevedeva che i bambini dovessero essere a casa prima che facesse buio. Immaginiamo la felicità di Bojana! Capì che Dio aveva risposto alle sue preghiere. Il lunedì, il martedì, il mercoledì e il giovedì, i bambini escono da scuola prima che faccia buio, ma il venerdì l’insegnante decise che dovevano rimanere in classe fino a tardi. Bojana pregò Dio di aiutarlo ancora una volta e qualche tempo dopo l’insegnante accettò di non ostacolare più Bojana nella sua voglia di osservare il sabato.

Cari ragazzi, i bambini che abbiamo incontrato questa mattina sono dei missionari, perché parlano dell’amore di Dio. Anche noi possiamo essere dei missionari portando le offerte della scuola del sabato.

  • In Macedonia gli avventisti condividono l’amore di Dio con gli altri: molti turisti visitano quella regione. Per divenire più efficaci, desiderano costruire una chiesa internazionale per i tanti stranieri che ci sono da quelle parti, e un centro di formazione all’evangelizzazione.
  • Parte delle offerte del tredicesimo sabato aiuterà gli avventisti macedoni a condividere l’amore di Dio con chiunque sia disposto ad ascoltarli.
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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola