09 – Sabato 1 marzo

La fedeltà di Eli-Ann

COSTA D’AVORIO

Oggi andremo nella città più grande della Costa D’avorio. Lì vive Eli-Ann, una bambina di 10 anni che non tanto tempo fa si è trovata a vivere una grande tentazione.Tutto ebbe inizio la mattina a colazione. Mentre mangiava il suo riso bollito con un po’ di zucchero, la mamma le disse: «I tuoi esami iniziano oggi, non è così?».

«Sì» rispose Eli-Ann. «Ho studiato molto, ma i test saranno difficili. In aula ci saranno anche dei rappresentanti del governo per accertarsi che nessuno copi».«Fai del tuo meglio» continuò la mamma. «Tuo zio e io rimarremo nelle vicinanze della scuola e pregheremo tutto il giorno per te».«Grazie» rispose Eli-Ann. «Sapere che siete vicini mi farà sentire meglio e durante la pausa cercherò di uscire per venire a dirvi come sta andando».Poi, la mamma e lo zio la accompagnarono a scuola; durante tutto il tragitto, la incoraggiarono: «Fai del tuo meglio e noi chiederemo a Gesù di aiutarti a ricordare tutto quello che hai studiato durante l’anno».L’esameEli-Ann entrò a scuola e, prima di proseguire, si fermò per salutare i suoi cari con un gesto della mano. Poi, fece una preghiera silenziosa chiedendo a Gesù di aiutarla e quando la campanella della scuola suonò, i bambini si misero seduti e ascoltarono le istruzioni dell’insegnante.Al via, i bambini cominciarono a scrivere. Nel frattempo gli ispettori camminavano su e giù per la stanza per essere sicuri che nessuno avesse qualche foglietto con sé. Uno degli ispettori si fermò accanto a Eli-Ann. «Hai scritto male questa parola» le suggerì e poi le disse come doveva scriverla.Eli-Ann guardò sorpresa l’ispettore che le sussurrò: «Non lo dirò a nessuno!».«No, grazie, signore» rispose Eli-Ann. «Non voglio imbrogliare. Preferirei essere bocciata piuttosto che imbrogliare!».L’esaminatore aggrottò le sopraciglia e si allontanò. Spero che non si sia arrabbiato e non mi bocci, pensò Eli-Ann, Ma so di aver fatto la cosa giusta!La prova della mattina finì; era il momento della pausa, così Eli-Ann corse dalla mamma e dallo zio e tutti e tre si sedettero all’ombra di un albero. «Sono felice che questa prova sia finita!» esclamò Eli-Ann.«È stata difficile?» le chiese la mamma.«Sì, lo è stata. Ho sbagliato l’ortografia di una parola difficile e uno degli ispettori mi ha detto come correggerla, ma io gli ho risposto che preferivo essere bocciata piuttosto che imbrogliare. Non credo che sia stato molto contento della mia risposta».«Secondo me hai fatto la cosa giusta» le disse lo zio.«Non ti preoccupare, amore mio» la rassicurò la madre. «Dio ti benedirà per la tua onestà».«Spero che tu abbia ragione» le disse Eli-Ann rientrando in classe per il test seguente.I risultatiPochi giorni dopo uscirono i risultati. Eli-Ann era stata promossa: che gioia! La mamma le disse: «Non solo sei stata promossa, ma hai ottenuto dei voti altissimi! Dio ti ha ricompensato per la tua fedeltà».Eli-Ann suggerì di ringraziare Gesù per averla aiuta. Mamma e figlia s’inginocchiarono e fecero una preghiera di ringraziamento e anche per il coraggio che le aveva dato di rispondere in quel modo all’ispettore. Alla fine della preghiera, la mamma abbracciò Eli-Ann e le sussurrò: «Sono fiera di te e so che anche Gesù lo è».Bambine e bambini, possiamo essere delle luci che brillano per Gesù in tutto quello che facciamo e diciamo. Possiamo essere gentili quando qualcuno dice delle brutte cose. Possiamo sorridere ed essere allegri per incoraggiare gli altri in ogni momento. Possiamo parlare agli altri dell’amore di Dio e possiamo dare le nostre offerte perché altri bambini crescano in tutto il mondo sapendo che Gesù li ama.

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Il francese è la lingua ufficiale della Costa d’Avorio.
Il Paese prende il nome dal fatto che in passato gli elefanti venivano uccisi e l’avorio che si ricavava dalle loro zanne, era venduto a caro prezzo.
La popolazione si divide in tre grandi religioni: l’islam (nel nord del paese), il cristianesimo (nel sud) e l’animismo, il culto degli animali e delle piante che, secondo la loro credenza, posseggono gli spiriti.

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Autore dell'articolo: Stefania Tramutola